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06/08/2012 | Rapporto sullo Stato di Qualità delle Acque delle Riserve - 1° Campionamento 2012

Dai dati del 1° Campionamento 2012 del “Rapporto sullo Stato di Qualità delle Acque delle Riserve naturali regionali del Lago di Tarsia e della Foce del Crati”, realizzato da Amici della Terra Italia - Ente gestore delle Riserve, emerge uno Stato Ecologico (SECA) sufficiente sia per la Riserva del Lago di Tarsia che per la Riserva della Foce del Crati. Mentre, una certa criticità si rileva nello Stato Ambientale (SACA), per la presenza di valori al di sopra della soglia di tollerabilità per i microinquinanti inorganici.

Il monitoraggio è stato effettuato nel rispetto dei protocolli scientifici e secondo la procedura prevista dal D. Lgs. 152/06 e ss. mm. e ii., seguita mediante la determinazione del livello di inquinamento da Macrodescrittori, dell’IBE (Indice Biotico Esteso) e del SECA (Stato Ecologico del Corso d’Acqua), ottenuto dall’incrocio dei risultati dei primi due indicatori. Infine, è stato valutato lo Stato Ambientale (SACA) dal confronto tra lo Stato Ecologico e la concentrazione dei microinquinanti inorganici. Le procedure di campionamento, sui siti prescelti, sono state effettuate anche in relazione a quanto previsto dalla Direttiva 2000/60 CE.

I dati relativi al 1° Campionamento 2012 hanno confermato alcune criticità che a distanza di anni, per il fiume Crati, vengono puntualmente rilevate dalle attività di monitoraggio, condotte dall’Ente gestore delle Riserve.

La tollerabilità dei parametri riferiti allo Stato Ecologico (SECA) è da attribuire all’elevato grado di naturalità presente nelle Riserve, favorita dalle forme di tutela e conservazione, che garantiscono, per alcuni aspetti, un effetto tampone alle alterazioni provenienti da monte (area urbana Cosenza-Rende-Montalto e Torano-Bisignano), mediante un’azione che si può definire ”auto-depurativa”.

Tutto ciò è confermato anche dai dati del monitoraggio sulla componente faunistica e vegetazionale, che l’Ente gestore delle Riserve svolge costantemente sul territorio delle due aree protette e dal quale emergono dati interessanti sulla presenza di specie di notevole interesse naturalistico, sia per la loro rarità e sia per la caratteristica di specie definite indicatori ecologici in virtù della sensibilità alle alterazioni degli ecosistemi di loro elezione.

Il “1° Rapporto 2012 sullo Stato di Qualità delle Acque delle Riserve” dà continuità al lavoro decennale avviato dall’Ente gestore delle Riserve, iniziato con il campionamento per la determinazione dei parametri chimici di base sulla matrice acquosa e proseguito con il progetto “IBE/IFF Fiume Crati”, finalizzato al monitoraggio sullo stato di qualità delle acque e dell’ecosistema fluviale del Crati, attraverso l’applicazione della metodologia IBE (Indice Biotico Esteso) e la determinazione dell’IFF (Indice di Funzionalità Fluviale). Il progetto, concluso nel 2010, ha interessato l’intero fiume Crati (dalla sorgente alla foce) ed ha evidenziato la situazione relativa alle emergenze e alle situazioni di criticità, nonché le potenzialità e le proposte di interventi di risanamento e riqualificazione dell’intero percorso del Crati.


Tarsia (Cs), 6 agosto 2012

Amici della Terra Italia
Ente gestore Riserve Tarsia-Crati





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