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04/05/2013 | Presentati i risultati del progetto


Sono stati presentati, venerdì 3 maggio c.a., presso la Sala conferenze del Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide, da Amici della Terra Italia, in qualità di Ente gestore delle Riserve naturali regionali del Lago di Tarsia e della Foce del Crati, i risultati del Progetto “Conservazione, tutela e monitoraggio delle specie di fauna e flora acquatiche e dei relativi habitat della Riserva naturale regionale Foce del fiume Crati”, attivato nell’ambito del Programma Operativo del Fondo Europeo per la Pesca, promosso dalla Regione Calabria – Dipartimento Agricoltura e Foreste.

 

Lo studio, realizzato dall’Ente gestore delle Riserve con il supporto scientifico del Dipartimento di Ecologia dell’Università della Calabria, si è prefisso lo scopo di conoscere quanti e quali specie vivono, come sono distribuite, le relazioni che intercorrono con le altre componenti ambientali, nella più interessante area di transizione della ns. Regione, al fine di avviare programmi e azioni di tutela e conservazione ma anche di informazione e divulgazione.

 

Interessanti ed unici, ad oggi, non solo per i mari di Calabria, i risultati che sono stati illustrati nel corso della conferenza.

 

Per quanto attiene la componente faunistica sono stati individuati e validati 175 taxa animali, di questi 109 rinvenuti nell’area marina e 66 nell’area fluviale. Le specie in comune tra area marina e area fluviale sono 22.

 

Tra le specie faunistiche di elevato valore naturalistico rinvenute, singolare ed inaspettata si è rilevata la presenza del Cavalluccio, presente con due specie (il Cavalluccio marino comune e il Cavalluccio marino camuso) e con una popolazione a maggiore densità per il Mediterraneo. Specie atipica per gli ambienti di transizione come la Foce del Crati, tant’è che una condizione simile nel Mediterraneo è segnalata solo per delle popolazioni portoghesi della Laguna di Ria Formosa, nell'Oceano Atlantico.

 

Altrettanto interessante e meritevole di ulteriori indagini scientifiche è l’aspetto relativo alla componente botanico-vegetazionale, che si è manifestato con la presenza di specie macrofitiche, microfitiche e piante superiori di grande importanza ecologica per gli ecosistemi monitorati.

 

Le specie botaniche rilevate e validate sono 57 tra piante superiori, macrofite e microfite acquatiche, e 39 sono i generi di fitoplancton, l’insieme degli organismi che costituiscono la base della catena alimentare nella maggioranza degli ecosistemi acquatici e che produce la metà dell'ossigeno totale prodotto dagli organismi vegetali della Terra.

 

Anche per la flora acquatica sono state rinvenute piante macrofite nuove per la flora calabra come l’Angiosperme (Najas marina) e alghe rare e di pregio naturalistico, come unici si presentano gli aspetti fitoplanctonici, con la presenza di generi che annoverano specie nuove per i mari di Calabria.

 

Ma il risultato altrettanto interessante, che rafforza l’importanza che questo lembo di territorio protetto ha nella tutela delle risorse ambientali, è quello che la Foce del fiume Crati rappresenta non solo un’area di ripopolamento ma anche la fonte alimentare per tutta la fauna ittica dell’Alto Jonio Cosentino.

 

Un motivo in più per continuare a credere sul ruolo fondamentale ed insostituibile che le aree protette giocano nella tutela e nella conservazione delle risorse naturali, le cui minacce e la scomparsa di specie ed habitat mettono a serio rischio la continuità della vita sulla Terra.

 

Alla Conferenza, i cui lavori sono stati seguiti da un attento e numeroso pubblico, sono intervenuti il Direttore dell’Ente gestore delle Riserve, Agostino Brusco Brusco, l’Assessore all’Ambiente del Comune di Cassano, Franco Tufaro, la Direttrice del Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide, Silvana Luppino, il Sindaco di Tarsia, Antonio Scaglione, Sandro Tripepi, Presidente Corso di Laurea in Scienze naturali dell’Unical, Emilio Sperone, Ricercatore all’Unical, Radiana Cozza docente di Botanica all’Unical, Giovanni Misasi, Commissario dell’Ordine dei Biologi di Cosenza. Ha concluso i lavoro Cosimo Carmelo Caridi, Dirigente del Servizio Ittico-faunistico della Regione Calabria.

 

Tarsia (Cs), 4 maggio 2013

Amici della Terra Italia

Ente gestore Riserve Tarsia-Crati







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