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09/02/2015
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Recuperato un Falco di palude |
Un bellissimo esemplare femmina di Falco di palude (Circus aeruginosus, Linnaeus 1758) è stato recuperato dall’Ente gestore delle Riserve (Amici della Terra Italia), su segnalazione di alcuni cittadini.
Il rapace è stato rinvenuto sul confine della Riserva Lago di Tarsia, nel territorio del comune di Santa Sofia d’Epiro.
Prelevato e preso in carico dal personale del Servizio Conservazione dell’Ente, una volta constatate le condizioni di salute (stando ai primi accertamenti presentava un trauma all’ala destra che gli impediva di volare), la specie è stata trasferita al Centro Recupero Animali Selvatici di Rende per le dovute cure.
Con questa operazione di recupero si avvia anche per il 2015 la collaborazione instaurata tra le Riserve naturali regionali del Lago di Tarsia e della Foce del Crati e il CIPR – CRAS di Rende (Cs).
Appartenente alla Famiglia degli Accipitridi,il Falco di palude è un uccello stanziale che frequenta ambienti umidi, come canneti e acquitrini. Si nutre di pesci, anfibi, uccelli e piccoli mammiferi. Si riproduce in primavera, depositando dalle 2 alle 5 uova. Le dimensioni della femmina sono maggiori del maschio, così come il colore del suo piumaggio, che tende ad essere più uniforme. Può avere una lunghezza di 55 cm ed un’apertura alare che può arrivare anche a 120 cm. Specie protetta dalle norme nazionali ed internazionali, essendo inserita nella Lista Rossa Nazionale e nell’Allegato I della Direttiva Comunitaria “Uccelli”.
In Italia il Falco di palude è nidificante, con una popolazione stimata sulle 200 coppie, con un trend di incremento negli ultimi anni. In inverno la popolazione aumenta in quanto agli individui stanziali si aggiungono gli svernanti provenienti dal Nord Europa (Polonia, Russia europea e Finlandia).
Le minacce per la specie sono rappresentate dal disturbo degli habitat da parte dell’uomo, dall’alterazione e distruzione delle aree umide e dall’eccessivo utilizzo di pesticidi in campo agricolo.
La sua predilezione per gli ambienti umidi fanno delle Riserve del Lago di Tarsia e della Foce del Crati uno dei più importanti siti di presenza, con una popolazione di passo, durante le migrazioni primaverili e autunnali, ma anche svernante. Attività di ricerca e monitoraggio, da parte dell'Ente gestore delle Riserve, sono finalizzate a verificare eventuali nidificazioni vista la permanenza della specie nei diversi periodi dell’anno.
Tarsia (Cs), 9 febbraio 2015
Amici della Terra Italia
Ente gestore Riserve Tarsia-Crati
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