News ed eventi | Riserve Naturali della regione Calabria Lago di Tarsia e Foce del Crati

I dati dell’Ente gestore delle Riserve (Amici della Terra Italia) relativi al “1° Rapporto 2015 sullo Stato di Qualità delle Acque della Foce del Crati”, forniscono un quadro generale ambientale Buono, confermando come l’ecosistema fluviale della Foce del Crati, grazie alla presenza di straordinarie formazioni vegetali ripariali che svolgono la funzione di filtro per le sostanze inquinanti che provengono da monte, svolge un ruolo fondamentale per la funzionalità dell’ecosistema acquatico.

Quest’ultimo dato è emerso dai diversi lavori condotti dall’Ente gestore Riserve e tra questi l’attività relativa al “Monitoraggio e valutazione dello stato di qualità delle acque e dell’ecosistema fluviale del Crati attraverso l’applicazione della metodologia IBE (Indice Biotico Esteso) e la determinazione dell’IFF (Indice di Funzionalità Fluviale)", che ha interessato l’intero corso del fiume (dalla sorgente alla foce).

Il “1° Rapporto 2015” dà continuità ad un’attività ultra decennale avviata nel 1999 con il campionamento per la determinazione dei parametri chimici di base e proseguita con analisi sulla matrice acquosa volte ad evidenziare lo stato di alcuni parametri microbiologici.

La Foce del Crati, la cui vulnerabilità è stata dall’Ente gestore negli anni sempre evidenziata e segnalata (vedi i rapporti sullo stato di qualità delle acque pubblicati semestralmente dal 1999 e i diversi studi condotti), è spesso chiamata in causa dimenticando che per la sua posizione geografica subisce passivamente una compromissione ambientale generata a monte da una gestione non sostenibile del fiume.

Tuttavia, l’ecosistema fluviale della Foce consente non solo di contenere e custodire una straordinaria biodiversità animale e vegetale (vedi il lavoro “Flora & Fauna Acquatiche della Riserva Foce del Crati”), unica in tutta la regione, ma anche di assolvere a quella funzione “tampone” e di “compensazione degli squilibri ecologici”, con azioni di auto-depurazione.

L’attività del 1° Rapporto 2015, che non è finalizzata allo stato di balneazione in quanto le aree di foci sono escluse da questi campionamenti, è riferita allo Stato Ecologico della Foce ed interessa sia l’area di transizione caratterizzata dalla presenza di acqua dolce e sia le aree marine antistanti dei comuni interessati (Corigliano Calabro e Cassano Ionio), fornendo un giudizio che non si limita alla sola componente acquatica ma prende in considerazione anche gli organismi che la popolano, per una valutazione complessiva dei microhabitat, della vegetazione acquatica e della straordinaria e diversificata varietà ambientale presente.