News
16/08/2017
| |
La salute dei nostri mari |
Di seguito pubblichiano un comunicato stampa
di Amici della Terra relativo alla salute dei nostri mari.
La salute dei nostri mari*
Dall'inizio della stagione balneare a tutto il mese di luglio i dati rilevati dalle Agenzie regionali per l'Ambiente e da alcune associazioni ambientaliste evidenziano un complessivo miglioramento della qualità delle acque marine di balneazione del Bel Paese; il miglioramento è palese anche nella qualità percepita dai cittadini, come evidenziato da tanti post sui social.
La qualità delle acque migliora sia in corrispondenza degli oltre 5.500 siti adibiti alla balneazione e regolarmente monitorati dalle Agenzie regionali per l'Ambiente, sia in corrispondenza dei siti non adibiti alla balneazione, come le foci dei fiumi, dove possono concentrarsi inquinanti pericolosi per la salute umana.
Il miglioramento delle acque di balneazione e, in particolare, l'aumento del numero dei siti con acque classificate di qualità eccellente conferma la tendenza positiva sottolineata nella Relazione dell'Agenzia europea dell'Ambiente e nel comunicato stampa della Commissione Europea del 23 maggio 2017 della Commissione Europea del 23 maggio 2017. Comunicato che pone l'accento sul raggiungimento del record dell'85% dei siti con acque di qualità eccellente da parte dell'Europa. Un record al quale contribuisce in modo rilevante l'Italia che è il Paese d'Europa con il maggior numero di siti balneabili, più del 90% dei quali ha acque marine di qualità eccellente.
Novità rilevanti si osservano anche in alcuni siti in corrispondenza delle foci dei fiumi non adibite alla balneazione e con divieto permanente di balneazione.
Nell'ambito del miglioramento delle condizioni di alcune foci dei corsi d'acqua è significativo quello del più importante e grande fiume della Calabria. I risultati delle analisi delle acque della foce del fiume Crati, effettuate nella seconda decade di luglio, evidenziano parametri entro limiti previsti dalla normativa vigente per la balneazione. La condizione di idoneità alla balneazione del fiume Crati è un conferma del buon lavoro di tutela delle riserve regionali affidate agli Amici della Terra ed è un risultato da inquadrare nel contesto del generale miglioramento delle acque marine della Calabria, la quale dispone di un quarto delle spiagge naturali dell'intera Penisola.
Leggi l'articolo "Lo Stato di Salute della costa jonica e parte della tirrenica nei primi tre mesi della Stagione balneare per la tutela e valorizzazione del prezioso patrimonio costiero" di Mario Pileggi.
Ma le notizie non sono solo positive: nella Relazione 2017 dell'Agenzia Europea dell'Ambiente sono indicati anche i 100 siti italiani che a seguito del monitoraggio 2016 hanno evidenziato la presenza di acque di qualità scarsa e quindi non idonee alla balneazione. Questo è dovuto in particolare alle grandi criticità nella depurazione. Criticità ben evidenziate nella relazione annuale dell'Autorità per l'energia e i servizi idrici in: assenza di servizi di depurazione in alcune aree del territorio nazionale, inadeguatezza (in termini di obsolescenza impiantistica) e incompletezza dei trattamenti per garantire l'assoluto rispetto dei limiti di scarico previsti dalle norme (a livello nazionale meno della metà degli impianti di depurazione (44,5%) assicura un trattamento almeno di tipo secondario dei reflui), frammentazione del servizio, con molti impianti di piccole dimensioni poco efficienti e pochi grandi impianti tecnologicamente avanzati. L'Autorità ha dichiarato inoltre che ci sono grandi investimenti da fare per colmare queste criticità e per evitare le procedure di infrazione aperte dalla Commissione europea nei confronti dell'Italia. Il Ministro dell'Ambiente, in occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua ha dichiarato che ci sono le risorse (quasi 700 milioni di euro) per affrontare le problematiche della depurazione e costruire tutti i depuratori che mancano in Italia. In proposito, la presidente degli Amici della Terra, Monica Tommasi, ha dichiarato: "Ci auguriamo che questi soldi vengano spesi bene per la costruzione di grandi impianti efficienti e tecnologicamente avanzati, evitando di costruire piccoli impianti con rese di depurazione bassissime. L'obiettivo principale deve essere quello di salvaguardare i nostri fiumi, i nostri laghi e i nostri mari".
Roma, 4 agosto 2017
* Tratto da: www.amicidellaterra.it
|